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GHIANDOLA PINEALE
- articolo tratto da "Scienza e Conoscenza" dal numero 32 -
Intervista ad Ananda Bosman
12-11-2011

Ananda Bosman, ricercatore e musicista, è certamente un personaggio notevole: molto probabilmente verrà ricordato per la sua mente fuori dagli schemi che si palesa in un linguaggio spesso tecnico, ermetico e visionario per coloro che si approcciano per la prima volta alle tematiche da lui trattate. Bosnan incarna il prototipo di una forma mentis embrionale dello scienziato del futuro: spesso il lettore o chi si avvicina a lui per la prima volta può avere la sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi, sia per l’uso particolare che Ananda fa della semantica, sia per quelle che sembrano sue estreme speculazioni realtive a ricerche di frontiera. In questa audace intervista Ananda Bosnan ci guida alla scoperta dei NEUROTRASMETTITORI PINEALI e delle loro straordinarie e molteplici funzionalità. Pinealina, melatonina, armalina e DMT* aprono le porte della nostra mente al sogno lucido, alle percezioni extrasensoriali, all'allucinazione intesa come apertura della coscienza su realtà alternative e universi paralleli, alle intuizioni innovative e spiazzinati proprie del genio.

Perchè la ghiandola pineale (epifisi) ha sempre avuto una grande popolarità - da Cartesio, allo spiritismo dell'800 fino all'era moderna New Age - facendo passare in secondo piano l'ipofisi, la ghiandola maestra del nostro corpo? Pensi ci sia stato un certo grado di confusione tra queste due ghiandole endocrine?

La ghiandola pineale, chiamata anche “Terzo occhio”, è la fonte dell'ispirazione creativa visionaria e fu considerata da Cartesio l'autentica “sede dell'anima”. Ma è nello specifico ambito della ricerca sulla ghiandola pineale che i domini della mistica e della scienza convergono: qui la “sostanza dell'anima” e la cibernetica dei sogni, delle visioni e dei sensi somatici appaiono convergere in una sorta di co-gnosi. Nel corso delle mie ricerche ho scoperto che è possibile rintracciare la ghiandola pineale nella maggior parte delle tradizioni mistiche, a partire dai leggendari misteri egizi, come il “misterioso rito di Osiride”, con il quale si dice sia stato iniziato Alessandro il Grande. Il fascino subito da parte delle motle sette mistiche e gnostiche per il corpo pineale – “l'occhio nascosto della chiaroveggenza”- ha avuto originie dalle tradizioni proto-vediche della cultura del fiume Sarasvati ed è stata centrale nei misteri dei “riti sacrificali” dell'Egitto, che poi furono incorporati negli straordinari misteri eleusini e orfici del rinascimento ellenistico, fino al mito del Graal dei Merovingi. Tracce di questa tradizione proto-vedica sono sopravvissute anche in alcune forme di “Dream yoga” tra i siddha e i siddhi in India e tra i buddhisti tibetani Dzog Chen, che utilizzano ancora protocolli in grado di attivare questa ghiandola visionaria. Sono state proprio le ricerche condotte dal Carolinski Institute sugli Yogi Siddha, nel cui plasma sanguigno è stato riscontrato un elevato livello di metaboliti prodotti dalla ghiandola pineale, a dare il via alle nostre prime ricerche. In merito alla confusione tra pituitaria (ipofisi) e pineale (epifisi) è dovuto soprattutto ai principianti che si avvicinano superficialmente allo studio dell' “occhio onniveggente”.

 

Qual'è il ruolo che la ghiandola pineale svolge nel nostro corpo?

Ogni anno sono pubblicati nuovi studi e nuove scoperte, alcune delle quali rivelano le proprietà rivoluzionarie degli elementi prodotti all’interno della ghiandola pineale – come la documentata remissione della leucemia ad opera di metabolici pineali: questa dovrebbe essere una notizia da prima pagina. Il Pubblico è scarsamente consapevole della maggior parte di queste scoperte rivoluzionarie. La più conosciuta tra le funzioni della ghiandola pineale è la produzione della melatonina – l'ormone detto “lavoratore notturno” poiché concilia il sonno – ma meno conosciute sono le sue proprietà antiossidanti e gli altri benefici per la salute.

 In un momento di alta ispirazione, 18 anni fa, ho derivato un protocollo di sperimentazione in grado di aumentare laproduzione di pinolina e di altre triptamine psicoattive della ghiandola pineale nel corpo umano. In base alla teoria del neurotrasmettitore pineale, ho formulato un amido-acido enzimatico completo che abbiamo testato direttamente. Abbiamo chiamato il protocollo “Ritiro in una Dark-room”: un ritiro della duratura di alcune settimane in completo isolamento da qualsiasi fonte di luce esterna. Dal 1992 abbiamo trovato molti volontari, ottenendo alcuni risultati entusiasmanti. Tali esperimenti mi hanno portato a scrivere un libro sui neurotrasmettitori e sul ruolo nelle antiche culture etnofarmacologiche. Gli yogi del Carolinski Institute che presentavano elevate quantità di sostanze derivate dalla pinolina nel proprio plasma sanguigno hanno trascorso anni di isolamento in ritiro in stanze buie, dimostrando gli effetti della pratica dello “dream yoga” sulla ghiandola pineale e sul chakra corona.

Al settimo anno di età la nostra epifisi comincia a calcificarsi e la sua produzione ormonale – che tra le molte cose ci mantiene giovani attraverso la melatonina – ha un brusco calo già dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45. Quali sono le ragioni di questa atrofizzazione?

Questo indurimento tramite calcificazione tra i 7 e i 15 anni di età può avere diverse cause: l'elettrosmog industriale, la mancanza di ambienti notturni domestici con condizioni di buio appropriate durante il sonno e altri fattori importanti. In numerose tradizioni culturali indigene sembra esserci una forma di coscienza etnologica di tale processo di calcificazione, infatti in queste culture vengono spesso praticati riti di iniziazione basati su trattamenti di shock sciamanico indotti alla ghiandola pineale per mezzo dei quali se ne ottimizza il funzionamento (anche gli indiani Kogi della Columbia utilizzano le loro “camere buie”- quelle che per noi sono Dark Room – per i bambini sciamani prescelti i quali diventeranno i tecnocrati delle informazioni di divinazione delle tribù).



Hai qualche consiglio pratico per i nostri lettori per invertire questo suo processo?

 

Si tratta di una scienza dedicata, o Yoga, se preferisci.  In breve il lettore può assistere all’attività della ghiandola pineale in condizioni di buio appropriate, durante il sonno; mediante l’ingerimento di una quantità essenziale di aminoacido triptofano (che si trasforma sia in pinolina e sia in melatonina); praticando il bio-feedback dell’induzione cerebrale nel ritmo alfa, che in 8 cicli al secondo (la risonanza approssimativa fondamentale della terra di Schumann e la frequenza di replicazione dell’elica del DNA) induce la ghiandola pineale, al centro dei due emisferi cerebrali, a una frequenza di 8 Hz, stimolando una produzione quasi immediata di pinolina e melatonina. Nel nostro libro abbiamo abbondantemente documentato come la struttura molecolare della pinolina abbia una risonanza magnetica nucleare stabile di 8 Hz. Questa induzione di onde cerebrali a 8 cicli alfa al secondo è anche l’intervallo finestra di massima creatività riscontrato negli artisti, nei musicisti, nei poeti e nei visionari.

Qual'è la relazione tra la ghiandola pineale, consapevolezza ed elettromagnetismo?

 

Immagina se potessimo vedere il millenario linguaggio e l'intelligenza vivente del DNA. Non intendo i  diagrammi bidimensionali morti che si dice rappre­sentino  il  corpus genetico vivente,  intendo  invece  l'antico, olografico linguaggio vivente della vita stessa: che avventura deve essere poter interagire con tale linguaggio!

Nella ricerca e nelle presentazioni che abbiamo pub­blicato, abbiamo dimostrato che la ghiandola pineale è sensibile ai raggi infrarossi, alle microonde ultravio­lette, al suono, al calore e ad altre onde elettroma­gnetiche. Inoltre è particolarmente sensibile alla luce infrarossa e ultravioletta rilasciata dalla doppia elica del DNA a circa 100 unità al secondo la pinolina, la "molecola dei sogni", insieme ad alcuni suoi derivati triptaminici, sembra essere specifìcatamente sensibile ai 200-900 Angstrom della luce del DNA, caratteristica che ci ha portato a coniare il ter­mine visionario di "TV del DNA".

Esiste un corpus di prove che dimostra come il corpo pineale venga diret­to verso la corteccia visiva, trasformando queste diver­se onde (tra l'infrarosso e l'ultravioletto) nei rispettivi rappresentanti visivi — come fanno i nostri occhi - e la pinolina è un antiossidante oculare. In termini più semplici, Ì sogni potrebbero essere le "visioni del DNA" e gli stati visionari che possono emergere nella catalisi delle triptamine della Dark Room potrebbero rivelarsi essere l'attivazione di un'interazione cognitiva latente con la semantica visiva neurogenetica del DNA.

Parliamo della sensibilità della ghiandola pineale, ai campi elettromagnetici: le radiazione degli schermi TV o dei computer, Pelettrosmog e l'av­vento del digitale terrestre influiscono sulla sua già precaria produzione ormonale e, più in generale, sul cervello?

Esistono numerosi studi che tentano di rispondere a que­sta domanda e che documentano in modo dettagliato le relative scoperte: dalla radiazione amicroonde, alle onde a frequenza estremamente bassa fino all'elettrosmog. La televisione tradizionale trasmette un fotogramma vuoto ogni 24 fotogrammi, inducendo una risonanza di 24 Hz. Poiché la ghiandola pineale è collocata al centro del campo alfa a 8 Hz dei biemisferi cerebrali, è possibile cominciare a osservare come possa esserci un'influenza su questa ghiandola. Le misurazioni EEG (elettroencefalogramma) hanno dimostrato chia­ramente che le nostre onde cerebrali si abbassano a una frequenza alfa di 8 Hz una volta ogni 30 secondi. Questo abbassamento momentaneo verso un'attività a onde alfa è importante per la salute neurale generale. La frequenza televisiva a 24 Hz in Europa e quella a 30 fotogrammi al secondo negli Stati Uniti inter­rompe questo abbassamento alla frequenza alfa a 8 Hz ogni 30 secondi e il nostro ritmo cerebrale viene indotto a un ritmo di 24 (o di 30) Hz. In altre parole, il soggetto si trova in una forma di "trance ipnotica"  leggera (24 Hz): l'abbassamento regolare alla frequenza alfa di 8 Hz viene sostituito. Ciò potrebbe avere  un effetto a lungo termine sulla salute del corpo, sulla ' ghiandola pineale e sul ritmo circadiano, rendendolo più suscettibile alle radiazioni provenienti dallo scher­mo e da altre fonti elettromagnedche. Con la televisione digitale sì ha un'influenza delle microonde molto più complessa e preoccupante: una sempre crescente base di dati testimonia una grave degenerazione della salute, che spesso persiste finché non ci si protegge dallo spettro di microonde della TV digitale.

In  generale,   consigliamo   alle  persone  di   guardare i DVD sui videoproiettori, in modo tale da poteri controllare e scegliere ciò che guardano. Le tecnicha di biofeedback che  utilizzano  il  flusso  di  "Image Streaming"   creativo   della   frequenza   alfa   a   8   Hz  potrebbero diventare fondamentali per il mantenimento della propria igiene cerebrale. Il Tai Chi, lo  Chin Gong e  certe   pratiche  di  meditazione  spesso  riescono a indurre il ritmo alfa a 8 Hz per periodi di  tempo prolungati.

 

*DMT: La N,N – dimetiletriptamina(DMT) è una molecola endogena presente nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1957 da Steven Szara. Questa molecola è considerata una delle sostanze psichedeliche più potenti, se non la più potente in assoluto. L'epifisi è in grado di produrre piccole quantità di DMT durante la fase del sonno.

*PINOLINA: chiamata pinealina, è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina che concorre all'induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle cosiddette esperienze extracorporee.



SITO DI ANANDA BOSMAN

http://www.aton432hz.info/





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