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STRUTTURA BIOFISICA DELL'UOMO
- tratto da "Entanglement" di Massimo Teodorani -
Come si determina la Coscienza
29-11-2011

Il matematico e fisicoteorico Roger Penrose spiegò quali sono i meccanismi fisici che determinano la formazione di momenti di coscienzaa nel cervello, tramite stati di entanglement e coerenza presenti nei microtubuli e il collasso della funzione d'onda che raccoglie tutti assieme gli stati quantistici all'interno dei microtubuli.

Affinchè abbia luogo tutto questo è necessario ch il cervello realizzi uno stato di coerenza quantistica macroscopica,e che tale stato sia mantenuto per un certo tempo. Come vedremo, il collasso degli stati di sovrapposizione quantistica che si verificano nel cervello tramite i microtubuli, ha luogo in media ogni quarantesimo di secondo. Come concordano sia Penrose che Hameroff, la coscienza è un processo che sta al confine tra il mondo quantistico e il mondo classico. Esso si articola in due fasi fondamentali.

 A) Nella prima fase abbiamo un “momento inconscio” corrispondente alla sovrapposizione quantistica di tutti gli stati delle tubuline nei microtubuli, una specie di limbo della coscienza di brevissima durata.

B) Nella seconda fase abbiamo il “momento conscio” vero e proprio corrispondente al collasso della funzione d'onda che raccoglie in sé in un unico stato quantistico il complesso entaglement globale che unisce i microtubuli nel cervello: questa seconda fase viene deniminata “RIDUZIONE OBIETTIVA ORCHESTRATA”.

Obiettiva: perchè il collasso della funzione d'onda riduce uno stato quantistico a uno stato classico.

Orchestrata: perchè il momento di coscienza risulta dall'azione concertata di un certo numero di microtubuli entagled nel cervello. In base ai calcoli, si è in grado di stabilire che per generare un momento di coscienza corrispondente alla riduzione orchestrata, sia necessario un numero di 10 (alla nona) tubuline.

Questa seconda fase innesca, automaticamente in seguito al collasso della funzione d'onda, i normali processi elettrici tramite i quali neuroni e sinapsi comunicano tra loro tramite segnali convenzionali. Penrose ritiene che le sovrapposizioni quantistiche di stati a livello delle tubuline nei microtubuli si manifestino come “separazioni” a un livello molto elementare della realtà: l'ultima delle realtà possibili, almeno in base alle più avanzate conoscenze di fisica teorica.

SI TRATTA PROPRIO DEL CAMPO DI PLANCK, QUELLA “ZONA” DENOMINATA ANCHE “SCHIUMA QUANTISTICA” (O VUOTO QUANTISTICO, CHE E' SOLO UN FALSO VUOTO), DOVE IL MONDO QUANTISTICO E IL MONDO RELATIVISTICO FINISCONO PER COINCIDERE PER FORZA, DAL MOMENTO CHE QUESTO CAMPO E' AL CONTEMPO MATERIA-ENERGIA (SOGGETTA A EFFETTI QUANTISTICI) E SPAZIO-TEMPO. SECONDO LA TEORIA DELLA RELATIVITA' UNA MASSA HA LA SUA CARATTERISTICA DI INCURVARE LO SPAZIO-TEMPO. MA TUTTI QUESTI PROCESSI TRAGGONO LA LORO ORIGINE DALLA SCALA DI PLANCK, OVVERO DAL VUOTO QUANTISTICO! SEMBRA CHE IL VUOTO QUANTISTICO SIA UNA “ZONA” LONTANA DA NOI, IN REALTA' SI TROVA NELLO SPAZIO INTERATOMICO, E QUINDI ANCHE NEL NOSTRO CORPO E NEI MICROTUBULI. QUESTI COLLASSI – O “RIDUZIONI OBIETTIVE” COME LI CHIAMA PENROSE - FUNZIONANO COME UNA SPECIE DI “VALVOLA TERMOREGOLATRICE” CHE TIENE LA NOSTRA COSCIENZA FOCALIZZATA IN UN SOLO UNIVERSO E AL CONTEMPO FUNZIONA COME MECCANISMO DI “PLUG-IN” IN GRADO DI UNIRE IL NOSTRO ESSERRE NEL MONDO FISICO CON L'ESSERE COSMICO ETERNO DEL REAME DI PLANCK. IL FLUSSO DELLA NOSTRA COSCIENZA ALLORA SAREBBE UNA SEQUENZA CONTINUA DI MOMENTI DI COSCIENZA CIASCUNO CORRISPONDENTE AD ALTRETTANTI COLLASSI GRAVITO-QUANTISTICI. 

In sostanza, nel caso del cervello umano, abbiamo un collasso in tempi brevissimi per il fatto che l'energia corrispondente alla massa dei microtubuli coinvolti in un momento di coscienza è enorme. Non dimentichiamo che nel cervello ci sono ben 10(alla diciottesima)tubuline, e che un dato momento di coscienza ha bisogno di almeno 10(alla nona) tubuline in stato di entaglement.

È ovvio allora che se per avere un momento di coscienza per un essere umano ci vuole così poco tempo, allora questo vuol dire che nel corso della fase di veglia un essere umano può esperimentare fino a un milione d momenti di coscienza nell'arco della giornata. Questo rende l'uomo un essere indubbiamente superiore.

MA LA COSE SCONVOLGENTE QUI E' CHE - RAGIONANDO IN TERMINI STRETTAMENTE RIGOROSI E METTENDO ASSIEME LA FISICA QUANTISTICA CON LA NEUROBIOLOGIA – PENROSE E HAMEROFF CI DICONO CHE L'ORIGINE DELLA COSCIENZA NON E' NEL CERVELLO MA IN UN “MONDO ASSOLUTO” COME LA SCHIUMA QUANTISTICA SULLA SCALA DI PLANCK. NON CI SONO ARRIVATI FACENDO SPECULAZIONE ASTRATTE AVULSE DAL CONTESTO DELLA REALTA', MA SEMPLICEMENTE ANALIZZANDO LE FUNZIONI SPECIFICHE DEL CERVELLO E RIUSCENDO A TROVARE UNA CARATTERISTICA STRUTTURALE – IL MICROTUBULO – CHE TRASFORMA IL CERVELLO IN UN A CENTRALINA IN GRADO DI CONNETTERSI CON ...IL MONDO DELLE IDEE. SI, PROPRIO IL MONDO DELLE IDEE DI PLATONE: IL MONDO PLATONICO DELLE IDEE CHE RISIEDE NEL CAMPO DI PLANCK, QUELLA GEOMETRIA SPAZIO-TEMPORALE FONDAMENTALE CHE ESISTE DA SEMPRE, ANCORA PRIMA DEL BIG-BANG.


Infatti Penrose, il quale oltre che il massimo esperto di relatività al mondo dopo Einstein, è anche uno dei pochi scienziati raffinati in grado di cogliere il significato e non solo il meccanismo della realtà, vuole proprio intendere che quella geometria fondamentale che risiede nella scala di Planck contiene tutti quei valori Platonici classici come la verità matematica e i valori etici ed estetici, cioè quei fattori di scienza e di arte che nobilitano l'uomo e che sgorgano proprio dai suoi momenti di coscienza.

Ma non si tratta di valori realmente appartenenti all'uomo, ma solo di valori a cui l'uomo accede usando il suo cervello come trasduttore quantistico di informazione. Ma le “scelte” che emergono dal collasso non sono causali come predetto dall'interpretazione classica della meccanica quantistica quando tratta gli stati di entaglement tra particelle elementari, fatti collassare dal processo della misura.

IN QUESTO CASO, LE “SCELTE” SONO INFLUENZATE DA “INFORMAZIONE PLATONICA” CHE SI TROVA AVVILUPPATA NELLA SCALA DI PLANCK, IL LIVELLO FONDAMENTALE DELL'UNIVERSO. VEDIAMO SUBITO CHE PENROSE CON IL SUO STRAORDINARIO MODELLO GETTA UN SEME POTENTE PER UN'INTERPRETAZIONE TEOLOGICA DELLA MECCANICA QUANTISTICA, LADDOVE ESSA INTERAGIRE CON IL FATTORE GRAVITAZIONALE NEL CAMPO DI PLANCK E QUANDO ENTRA IN GIOCO IL FATTORE “COSCIENZA”. IN QUESTO MODO GLI INDIVIDUI INTERAGISCONO OGNI MOMENTO CON CiO' CHE C'E' DI PIU' FONDAMENTALE NELL'UNIVERSO.

Allora perchè noi abbiamo un cervello? La risposta è perchè noi potessimo disporre di strumenti trasduttori gravito-quantistici come i microtubuli che ci permettessero tramite il collasso della loro funzione d'onda di restare in contatto con il “regno dei cieli” almeno 40 volte al secondo.

Da dove credete che traggano il loro genio, certuni scienziati e artisti? Dalla loro capacità di fare buon uso dei momenti di coscienza. In sostanza sono delle buone “antenne”, antenne in grado di accedere a un regno superioreche, assomiglia molto all'inconscio collettivo di Carl Jung, e all'ordine implicato di David Bohm.

Allora la nostra coscienza non è altro che un microcosmo facente parte di un macrocosmo, e funzionante con lo stesso identico principio di auto-similarità. Anche questa possibilità potrebbe essere intesa con una visualizzazione olografica. Infatti se noi spezzettiamo una pellicola olografica all'infinito, noi otterremo sempre la stessa figura olografica una volta che vi faremo cadere fasci interferenti di luce Laser.

Per poter rappresentare quello che passa per la mente di Penrose, non si possono non citare le sue parole:

Mi sentirei portato ad affermare che non arriveranno risposte chiare a meno che non si vedano interagire tra loro questi mondi ;(il mondo mentale, il mondo fisico e il mondo Platonico- o matematico). Nessuno di questi problemi sarà risolto in isolamento da tutti gli altri. Non ci sono dubbi che non ci sono realtà tre mondi, ma uno solo, la vera natura dal quale non abbiamo al momento nemmeno visto di sfuggita.





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