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IL NOSTRO CERVELLO HA LE ONDE
- tratto dal libro "FREQUENCY" di Penny Peirce -
Differenti categorie delle onde cerebrali
12-11-2011

II cervello è un organo elettrochimico, e la sua elettricità si misura in onde cerebrali. Sono quattro le categorie di onde cerebrali, dalle più veloci alle più lente. Cosa interessante, le onde cerebrali più Veloci corrispondono alla coscienza di fre­quenza inferiore, mentre le onde cerebrali più lente sono lega­te alla coscienza espansa, di più alta frequenza.

 

Beta (13-40 Hz, o cicli al secondo). Beta, la più rapida delle onde cerebrali, è associata con lo stato di veglia vigile, quando il cervello è operante e impegnato in attività mentali. Quando si legge a letto prima di addormentarsi, probabilmente ci si trova in una fase beta inferiore. Più intense sono l'attività e l'eccitazione, come per la paura, la rabbia, la fame o la sorpre­sa, più rapida è la frequenza.

 

Alfa (8-13 Hz). Le onde cerebrali alfa sono più lente e com­paiono quando si è in uno stato di rilassamento ma non di sonnolenza, con una situazione di vigilanza non forzata. Si presentano durante stati di tranquillità, come nella medita­zione superficiale, la riflessione, le fantasticherie, il biofeed-back e l'integrazione corpo-mente, l'ipnosi leggera, la visualizzazione creativa, i processi artistici e intuitivi, la permanenza nella natura, il riposo e gli esercizi fisici.

 

Theta (4-8 Hz). Le onde cerebrali theta sono molto più len­te e sono associate alla sonnolenza, la prima fase del sonno, il sogno, livelli più profondi di meditazione, la creatività ispira­ta e l'immaginazione, l'intensificazione della memoria, e gli stati mistici di percezione intuitiva. In fase theta ci si può sen­tire come in trance, come quando viaggiando su un'autostra­da o facendo una lunga doccia si perde la cognizione del tem­po, e a volte ci si accorge di un libero flusso di idee o di visioni che affiorano alla mente.

 

Delta 0/2-4 Hz). Le onde cerebrali delta sono molto lente e si trovano durante il sonno profondo. Sono connesse con il sonnambulismo e il parlare nel sonno, oltre che con la trance profonda e i processi di autoguarigione.

 

 

Il cervello sì alterna tra quattro frequenze base di coscienza. A ciascun li­vello di vibrazione si funziona in maniera diversa; queste fasi sono evidenti durante il ciclo del sonno.

 

Di notte, attraversiamo a rotazione diverse fasi di sonno. Nel­la prima fase, le onde cerebrali rallentano dallo stato beta a quello alfa, più rilassato, e la mente può essere raggiunta da immagini di fantasia. I muscoli si rilassano, la pulsazione, la pressione sanguigna e la temperatura calano. Poi, le onde cerebrali rallentano fino al livello theta. Ora siamo in uno sta­to di sonno leggero caratterizzato da numerosi scatti di attivi­tà cerebrale. La maggior parte dei sogni si presentano durante uno stato chiamato « sonno REM » (Rapid Eye Movement, ov­vero movimenti oculari rapidi). Durante il sonno REM, le on­de cerebrali aumentano dal theta e includono temporanea­mente un misto di frequenze più veloci e più vicine allo stato di veglia. Se si viene svegliati durante questo periodo, si ricor­da più facilmente quello che si stava sognando. Nell'ultima fa­se le onde cerebrali rallentano ancora di più, raggiungendo lo stato delta, in cui il sonno è profondo e senza sogni. Destati, ci si sente confusi e smarriti, si fa resistenza a un risveglio pieno, e si ricade nel sonno quasi immediatamente. È interessante notare che il cuore mostra modelli vibrazionali elettrici quasi nella stessa gamma delle onde delta del cervello.

 





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